domenica 2 ottobre 2016

SALVIAMO I BOSCHI DAL BOSTRICO

Per chi frequenta i nostri boschi, non sfuggono  di certo i danni enormi procurati alle piante dal bostrico, il coleottero che attacca alberi già vetusti e danneggiati,  favorendone la scorza ed iniziando a scavare gallerie in cui deporre le uova, le cui larve poi vi maturano provocando alla pianta stessa un grave deperimento. La lotta contro questo insetto consiste nel mantenimento di un buon stato fisiologico e fitosanitario delle piante anche con una costante potatura per togliere le parti deperite
ed i  seccumi. Ma la cosa più importante, per prevenire questo flagello, è la giusta collocazione delle piante, perchè metterle a dimora in ambienti non idonei provoca sempre una vegetazione stentata, con piante deboli, e perciò più soggette all'attacco del borsico.  Purtroppo invece, è proprio questo che si è fatto in molte zone, si sono messi a dimora alberi non adatti al luogo, si è rimboschito con essenze non adatte all'ambiente, piantando, per esempio boschi di conifere in aree prealpine dove invece sono più adatte le latifoglie. Risultato? Un legno che non vale nulla ed una grande suscettibilità agli attacchi  del devastante borsico. Ed è paradossale che di questi danni vengano accusati i contadini e gli allevatori locali, considerati ignoranti perchè privi di laurea in  agronomia e quindi delle conoscenze specifiche  messe in campo dei dirigenti e dai cosiddetti "esperti" . Ci sembra l'ennesimo caso in cui i guai peggiori vengano invece perpetrati da un potere centrale fuori controllo e da chi non tiene in alcuna considerazione il buon senso contadino e i saperi locali derivanti, da un 'esperienza secolare del territorio. Per qualsiasi informazione contattare xazore@gmail.com

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