martedì 29 ottobre 2013

GINEPRO SIMBOLO DI FERTILITA'

Il Ginepro (YUNIPERUS COMMUNIS) è una pianta che fa parte fa parte della famiglia delle cupressacee
si tratta,
 di un arbusto che presenta uno sviluppo che può raggiungere i tre metri d'altezza e assume portamento cespuglioso. La corteccia è di color rossastro e si stacca in modo longitudinale, le foglie sono aghiformi,  i frutti hanno caratteristica di rimanere sulla pianta 2-3 anni per maturare a scalare. Il Ginepro proviene dal bacino del mediterraneo e si sviluppa in luoghi aridi  e nei campi vicino al mare. Anche se si adatta bene in luoghi montani e rigidi. E' una pianta ritenuta portatrice di fertilità fin dal  antichità.
Nel Medioevo si cucivano i rametti di Ginepro  sugli abiti come talismani per allontanare gli influssi malefici.
Un uso particolare generalizzato in Europa era quello di bruciare i rami di questa pianta per purificare l'aria,

o per prevenire malattie come la peste e la lebbra. Addirittura le infermiere francesi, durante la seconda guerra mondiale, bruciavano il ginepro per purificare le sale ospedaliere. Più prosaicamente, gli olandesi cominciarono ad usare questa pianta per ricavare una bevanda alcolica, il gin. In medicina il Ginepro si usa come diuretico, stimolante gastrico, lenitivo dell' asma e del catarro bronchiale. Per ulteriori informazioni contattare xazore@gmail.com.

giovedì 17 ottobre 2013

IL FINOCCHIO

Pianta tipicamente autunnale invernale, ricco di acqua privo di grassi e con pochissime calorie il finocchio è l'alimento giusto per preparare l'organismo all'arrivo della primavera. L' elevato contenuto di fibre oltre a contribuire al benessere dell'intestino, gli conferisce infatti un potere saziane. Possiede vitamine A e C e sali minerali, tra cui spiccano calcio, sodio, fosforo e potassio. Vanto nutrizionale, il potassio infatti è un minerale essenziale per il corretto funzionamento dei muscoli dei nervi e della trasmissione dei muscoli cardiaci. Si coltiva in terreni e sciolti , la concimazione può essere evitata, è preferibile associarlo ad un altro ortaggio che è stato concimato abbondantemente (come zucchina), è consigliabile evitare il trapianto del finocchio nella stessa prosa che lo ha ospitato l'hanno precedente. L' irrigazione deve essere gestita attentamente, facendo si che vengano evitati ristagni e lunghi periodi di siccità, la raccolta può essere eseguita scalarmente, ricordando che tale vegetale resiste a temperature fino a -5 gradi. Circa due settimane prima della raccolta si rincalza il terreno , per rendere il fusto più tenero e croccante. Si dice che se è Maschio, è panciuto e croccante, ottimo a crudo , se Femmina, dalla forma slanciata e gusto aromatico, offre il meglio di se quando cuoce,per ulteriori informazioni  contattare xazore@gmail.com

giovedì 10 ottobre 2013

A VOI LA BRASSICA IL CAVOLO D' ORAMENTO

Con l'arrivo dell'autunno, oltre a mettere a dimora le tradizionali e sempre belle viole del pensiero, in fiore anche nelle giornate più gelide nevose e fredde, vi consigliamo di riservare qualche aiuola ai cavoli ornamentali . Si tratta di interessanti piante ottenute dal cavolo comune, impiegata esclusivamente per scopo ornamentale per la bellezza delle foglie disposte a rosetta, che con l'abbassarsi delle temperature assumono bellissime sfumature che vanno dal bianco al rosa a secondo dalla varietà. E' opportuno dopo aver individuato l'aiuola ben soleggiata dove l'acqua non ristagna, lavorare il terreno e come il cavolo comune concimare con abbondante letame mantenendo la distanza di piantumazione di circa 30cm , hanno bisogno di poche cure, odiano soprattutto i ristagni idrici e vanno estirpate in quanto esaurite verso giugno. Oltre a questi suggerimenti i cavoli ornamentali non hanno bisogno di particolari cure e neppure di essere riparati dal
freddo e gelo che ne fanno l'orgoglio di questo vegetale. La più grande avversità come i cugini

cavoli sono le lumache e la cavolaia. Pertanto è opportuno utilizzare lumachicida e bacillus thuringiensis  reperibili nei consorzi agrari. Per ulteriori informazioni contattare xazore@gmail.com

domenica 6 ottobre 2013

A VOI GLI STRIGOLI PIANTA INSOLITA DA COLTIVARE IN ORTO

Salve a tutti, oggi xazore vuole presentarvi un vegetale che bene o male conosciamo tutti, ci sarà capitato durante una delle nostre scampagnate,di notare pianticelle che da maggio a giugno fiorendo formano simpatici palloncini di color rosato bianco che i bimbi amano scoppiare sul palmo di mano.
Ebbene sono gli STRIGOLI (SILENE INFLATA) così chiamata perchè le loro foglie stridono se maneggiate, ma conosciuti anche come schioppettini, foje, coietti, bolino. E' un vegetale diffuso in tutta italia,
anche se non tutti sanno che le loro cimette e le foglie tenere, si possono utilizzare in cucina, e che la si può anche seminare in orto. E' una pianta che è facilmente coltivabile, si prepara il terreno tra luglio agosto, mantenendo irrigata con una certa frequenza la zona coltivata, appena sviluppata la pianta ferma il suo sviluppo durante l'inverno, per poi vegetare
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abbondantemente in primavera. Non occorre alcun tipo di concimazione particolare visto che si adatta bene in suoli abbastanza miseri, ma gioca in suo favore la capacità di purificare i terreni ortivi dai concimi residui delle culture precedenti. A partire dal mese d'Aprile si procede con la raccolta delle foglie o delle cimette più tenere. Così facendo le piante rivegetano, consentendo successivi raccolti che si interrompono tra maggio e giugno quando le piane cominciano a fiorire. Una curisità per i più scettici gli strigoli sono ottimi in insalata, in frittate e per ingentilire i sughi.
Per ulteriori informazioni contattare xazore@gmail.com.