mercoledì 31 luglio 2013

PARLIAMO DI FITOFARMACI


Dal primo dicembre 2013 la Commissione Europea ha ordinato la restrizione di fitofarmaci neonicotinoidi tali fitofarmaci sono identificati come dannosi per la popolazione delle api Europee, visto che influiscono negativamente su questi insetti propuli, che favoriscono l'inpollinazione di piante per l'agricoltura biologica. Le eccezioni saranno limitate alla possibilità di trattare coltivazione florovivaistiche in serra o in campi all'aperto  dopo la fioritura. I prodotti in causa sono , clotianidin, imidacloprid, e tiametoxam. Non appena disponibili ulteriori informazioni ve le comunicheremo per aggiornarci degli sviluppi e delle alternative che il mercato ci propone. Per il momento un plauso alla saggezza di coloro che hai vertici difendono gli aspetti salutistici di una coltivazione sana e biologica.
Per ulteriori informazioni contattare xazore@gmail.com

domenica 28 luglio 2013

LA CIMA DI RAPA

E' un ortaggio poco diffuso al nord, ma di non difficile coltivazione, è presente molto negli orti pugliesi, visto che lo si coltiva molto nelle regioni meridionali, anche se da noi al nord lo si può coltivare facilmente, trapiantando le piantine acquistate nei nostri garden proprio in questo periodo.
Fa parte della famiglia delle Crucifere come la verza, è conosciuto anche come broccoletto di rapa.
La cima di rapa si adatta a qualsiasi tipo di terreno,  anche se non sopporta quelli argillosi o che trattengono molta acqua, predilige terreni neutri e  climi miti, è per questo che cresce meglio al sud, anche se al nord può dare buoni risultati, se si programma la sua coltivazione in modo da raccoglierlo prima dei freddi. E' preferibile al nord coltivare varietà precoci. Il terreno deve essere sciolto e ben drenante, possibilmente prepararlo anticipatamente con buon letame maturo. . La distanza d'impianto tra una pianta e l' altra deve essere almeno di 40 cm. Per la semina i più appassionati di questo ortaggio debbono sapere che al nord va seminato tra fine maggio a fine giugno, mentre al sud tra giugno e luglio.  Non ha grosse difficoltà per la coltivazione, si ammala facilmente in presenza di ristagni, e per la raccolta si effettua quando l'infiorescenza sono completamente formate, cioè quando presentano una larghezza di almeno 5 cm. Per la raccolta si possono usare forbici da potatore o un coltello affilato. Per ulteriori informazioni contattare xazore@gmail.com

sabato 20 luglio 2013

A BUON INTENDITORE............

Mi piace iniziare con le parole di Papa Francesco in occasione della giornata mondiale dell' ambiente "....che cosa vuol dire coltivare e costudire la terra? Noi stiamo veramente coltivando e custodendo il Creato? Oppure lo stiamo sfruttando e trascurando? Il vero coltivare mi richiama alla mente la cura che l'agricoltore ha per la sua terra perché dia frutto ed esso sia condiviso, quanta attenzione, passione e dedizione!". Parole Sante aggiungo.
Secondo uno studio FAO presentato recentemente, gli insetti rappresentano una fonte importante di cibo nutriente e facilmente reperibile. La FAO inoltre, stima che gli insetti siano fonte delle diete tradizionali di almeno due miliardi di persone e che la raccolta di insetti e il loro allevamento potrebbero offrire occupazione e reditto pensiamoci.

venerdì 19 luglio 2013

ALLIUM PORRUM

Il porro è un ortaggio la sua coltivazione è  antichissima, è una pianta erbacea biennale.
Nel primo anno si sviluppa un sottile bulbo provvisto di radici e di numerose foglie lanceolate con nervature parallele. Nel secondo anno produce un infiorescenza terminale a palla. E' molto resistente al freddo e cresce bene anche in  situazioni poco soleggiate. Ama molto concimi fosforo potassici.
Pur essendo una pianta biennale il suo consumo ortivo è annuale. Il fusto raggiunge la sua dimensione dopo 3-4 mesi dalla dimora. E' un vegetale soggetto a malattie funginee.
E' stato un vegetale molto apprezzato in antichità lo stesso Ippocrate ne descrisse le proprietà curative quali l'aumento della diuresi e l' efficacia contro la tisi. Si raccona che in Egitto il faraone Cheope, guarito da una fastidiosa malattia, abbia ricompensato con cento mazzi di porri il medico che lo aveva curato. Nel mondo romano sembra che Nerone mangiasse tanto Porro da essere soprannominato il porrofago.e si riconoscono l ' efficacia contro la calcolosi renale e vescicolare. Per uso esterno si adopera sotto forma cataplasma (contro torcicollo, lombaggini, tumefazioni reumatiche, artriti).
Si usa anche tagliato fresco per strofinare contro punture di insetti. Per ulteriori informazioni contattare xazore@gmail.com

lunedì 8 luglio 2013

IL GELSO PIANTA DA FRUTTO E OMBREGGIANTE

I Gelsi, (MORUS ALBA) , sono stati importati dall' Oriente allo scopo di allevare il baco da seta, più precisamente, il gelso nero fu importato per primo dalla Persia (l' attuale IRAN) ma essendo meno adatto all'alimentazione dei bachi, fu poi sostituito dal gelso bianco, importato dalla Cina. Oggi il gelso sopravvive nelle campagne come un cimelio, raramente apprezzato o sfruttato per le sue attuali possibilità come fruttifero. La deperibilità dei frutti non ha consentito ai gelsi di raggiungere la popolarità che meriterebbe, e in mancanza di un forte interesse commerciale, anche la selezione di varietà più interessante è stata limitata anche in Italia. Il Gelso è un albero rustico e produce frutti gradevoli che, a seconda di specie e varietà maturano da giugno a settembre. Un' accortezza da tenere presente è quella di non piantare gelsi vicino a marciapiedi o superfici pavimentate, per evitare che i frutti caduti possano sporcarli. Nel recinto di un pollaio il gelso è indicato per un buon ombreggiamento e per gli animali in quanto, oltre a ripararli e rinfrescarli d' estate, alimenta gli avicoli che consumano i frutti caduti molto zuccherini ed energetici. Il gelso è un albero di dimensioni medie, la corteccia del tronco è color avana lasciato libero di crescere produce una chioma di forma rotondeggiante espansa e densa, ma può essere potato per dargli la forma desiderata, essendo molto tollerante ai tagli. E' una pianta poco esigente, resiste molto alle siccità e lo si può trovare fino a 1000 metri. Ha bisogno di molto sole per fruttificare bene, in media resiste bene hai grandi freddi ma la tolleranza dipende  molto dalle varietà, si adatta a qualsiasi terreno anche a quelli magri. Se la pianta è giovane va in produzione dopo 2 3 anni dalla messa a dimora, si riproduce per talea di punta, di radice e margotta. Essendo un vegetale.
rustico non necessita di particolari trattamenti fitosanitari, anche se è facilmente colpibile da funghi e coccinoglie. Per ulteriori informazioni contattare  xazore@gmail.com

mercoledì 3 luglio 2013

IL MARCIUME DEL POMODORO

Salve  ha tutti mi è appena stata argomentata una potologia molto diffusa nei nostri orti, è il marciume apicale del pomodoro, che colpisce i frutti e li rende non più commestibili. Non è propriamente una malattia in quanto non causata da insetti o batteri o funghi, bensì da un insieme di condizioni ambientali e colturali. Il marciume apicale colpisce esclusivamente le bacche. I sintomi si manifestano all' estremità dei frutti dove appare un area traslucida e brunastra che con il passare del tempo diviene un vero marciume, che dopo  annerisce divenendo dura e depressa.
Non si tratta di una MALATTIA , ma la causa principale è la carenza di CALCIO, altri fattori sono i forti sbalzi di tempreatura che si registrano in questi mesi estivi, anche irrigazioni irregolari o scarse possono arrecare tali danni, spesso poi l'elevata traspirazione delle piante e la scarsa disponibilità d' acqua non permettono alle radici delle piante di assorbire calcio dal terreno. Vi è da ricordare proprio che alcune tipologie di pomodoro sono assai sensibili nei confronti di tale avversità. E' bene ricordare che durante la lavorazione del terreno è bene interrare nel suolo abbondante sostanza organica (letame bovino) che  oltra ad aumentare la fertilità del suolo contribuisce ad aumentare  meglio l' umidita e le traspirazione.  Irrigare costantamente e a intervalli regolari, adottando preferibilmente sistemi a manichetta forata. Per ulteriori informazioni contattare xazore@gmail.com