giovedì 14 febbraio 2013

LA SENSIBILITA' DELLE PIANTE

Secondo  illustri ricercatori, non è eccessivo attribuire sensibilità alle piante. Primo fra tutti fu lo studioso CLEVE BACKSTER. Backster, nel 1966 collaborava con l' FBI americana ed era l'esperto della macchina della verità. Decise di  applicare gli elettrodi della macchina alla pianta del suo ufficio, per vedere la sua reazione ad uno stimolo esterno, versando qualche goccia d'acqua sulle foglie notò come il galvanometro della macchina registrò un segnale,  non c'era dubbio, il vegetale aveva reagito allo stimolo esterno, capì così che la pianta aveva qualche sorta di personalità. Provò  a riversare qualche stimolo esterno negativo, decise  di scottare alcune foglie, e non fece neanche tempo a tornare a prendere dei fiammiferi che la pianta reagì di nuovo. Lo stimolo esterno non era ancora stato prodotto, com'era possibile questa reazione? Ne dedusse che la pianta oltre che ad avere una percezione avesse anche qualche capacità di cogliere il pensiero delle persone. Fece così del proprio ufficio un vero e proprio laboratorio scoprendo come le piante fossero sensibili a qualsiasi gesto loro fatto sia positivo che negativo.Quanto detto potrebbe spiegare come le piante carnivore con i loro abili trucchi potrebbero catturare gli insetti, e come le rampicanti potrebbero trovare spazi per collocarsi  senza dimenticare la fotosintesi clorofilliana. Per ulteriori informazioni contattare xazore@gmail.com

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